Cos’è il RENTRI e perché è nato

Con l’entrata in vigore del RENTRIRegistro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti – la gestione dei rifiuti diventa digitale e più rigorosa. Chi è obbligato a iscriversi? Analizziamo in modo chiaro e semplice i soggetti coinvolti, gli obblighi normativi e le modalità operative da rispettare.

Il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti) è il nuovo sistema digitale voluto dal Ministero dell’Ambiente per monitorare in tempo reale la produzione, il trasporto e il trattamento dei rifiuti. È operativo in base al D.Lgs. 152/2006 e al D.M. 4 aprile 2023, n. 59.
L’obiettivo è ridurre le pratiche cartacee, migliorare i controlli ambientali e semplificare gli adempimenti per aziende e professionisti del settore.

Chi deve iscriversi: categorie obbligate

Secondo la normativa vigente, sono obbligati a iscriversi al RENTRI:

  • Produttori di rifiuti pericolosi: tutte le imprese ed enti che producono rifiuti classificati come pericolosi, indipendentemente dal numero di dipendenti.
  • Produttori di rifiuti non pericolosi con più di 10 dipendenti: solo se svolgono attività industriali, artigianali, commerciali o di servizio.
  • Trasportatori di rifiuti: aziende iscritte all’Albo Gestori Ambientali che effettuano raccolta e trasporto.
  • Intermediari e commercianti di rifiuti: anche se non detengono fisicamente i rifiuti.
  • Impianti di trattamento, recupero, smaltimento: tutti i soggetti che gestiscono rifiuti per attività di recupero o smaltimento.
  • Gestori di centri di raccolta comunali: per i rifiuti raccolti presso le strutture dedicate.

 

Esempio: un’officina meccanica con 12 dipendenti che produce oli esausti (non pericolosi) deve iscriversi.
Una con 4 dipendenti no, a meno che non produca anche rifiuti pericolosi (fino al 15 Dicembre 2025).

Importante: anche le imprese agricole che producono rifiuti pericolosi sopra soglie specifiche sono soggette a iscrizione.

Come iscriversi al RENTRI: procedura semplificata

L’iscrizione avviene tramite il sito ufficiale: rentri.gov.it

Passaggi principali:

  1. Accedi con SPID o CNS al portale.
  2. Registra l’impresa, indicando codice ATECO, unità locali e referenti.
  3. Collega il profilo RENTRI con il Registro dell’Albo Gestori Ambientali (se applicabile).
  4. Compila i registri digitali e avvia la tracciabilità.

Consiglio pratico: puoi anche delegare un consulente o una software house specializzata per la gestione tecnica del RENTRI. Waste Manager è il partner giusto perché ideato e sviluppato da Esperti Ambientali.

Sanzioni per mancata iscrizione

La mancata iscrizione o l’invio di dati errati può portare a:

  • Sanzioni da 2.000 € a 20.000 € (art. 258 D.Lgs. 152/2006).
  • Responsabilità amministrativa e ambientale in caso di controlli.
  • Rischio di sospensione dell’attività in caso di recidiva o inadempienze gravi.

 

La sanzioni possono essre anche più pesanti. Nello specifico l’Art. 258  comma 2 riporta:
2.  Chiunque  omette  di tenere ovvero tiene in modo incompleto il registro  di  carico  e  scarico di cui all’articolo 190, comma 1, è punito  con  la sanzione amministrativa pecuniaria da duemilaseicento euro  a  quindicimilacinquecento  euro.  Se il registro è relativo a rifiuti  pericolosi  si applica la sanzione amministrativa pecuniaria da  quindicimilacinquecento  euro  a  novantatremila euro, nonché la sanzione  amministrativa accessoria della sospensione da un mese a un anno dalla carica rivestita dal soggetto responsabile dell’infrazione e dalla carica di amministratore.”

Scadenze di iscrizione al RENTRI

Il Ministero ha previsto scadenze scaglionate in base alla categoria:

Categoria

Scadenza Iscrizione

Imprese grandi (>250 addetti) o con AUA

15 dicembre 2024

Produttori di rifiuti speciali (pericolosi e non) con oltre 10 dipendenti.

 

15 giugno 2025

Tutti i restanti produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi e non.

15 dicembre 2025

Il numero di addetti si calcola su tutte le unità locali e non solo sulla sede legale.

 

Esenzioni e casi particolari

Non sono obbligati a iscriversi al RENTRI:

  • Le microimprese (meno di 10 dipendenti) che producono solo rifiuti non pericolosi ma solo fino al 15 Dicembre 2025.
  • I privati cittadini che non svolgono attività economica.
  • Alcune aziende agricole di piccole dimensioni, secondo criteri specifici stabiliti dalla legge.

 

È sempre consigliato valutare attentamente ogni caso concreto anche con l’assistenza di consulenti ambientali specializzati.

Cosa comporta l'obbligo di iscrizione

L’obbligo di iscrizione al RENTRI implica:

  • Registrazione entro le date stabilite dal calendario normativo.
  • Compilazione periodica delle movimentazioni di rifiuti attraverso il portale RENTRI.
  • Mantenimento aggiornato dei dati relativi a produzione, trasporto e gestione dei rifiuti.
  • Controlli da parte delle autorità competenti, con il rischio di sanzioni in caso di inadempienza.

 

La mancata iscrizione o una gestione non conforme può comportare multe anche molto elevate, oltre a danni reputazionali per l’impresa.

Consigli pratici

Se la tua azienda o attività rientra nelle categorie obbligate, è fondamentale:

  • Verificare subito il tuo status rispetto all’obbligo.
  • Iscriversi tempestivamente al RENTRI.
  • Formare il personale per la gestione corretta delle registrazioni.
  • Utilizzare strumenti digitali e software certificati per semplificare le operazioni.

 

Un supporto qualificato può fare la differenza tra un adempimento sereno e problemi futuri.
Se vuoi sapere come iscrivere facilmente la tua azienda al RENTRI ed evitare errori, contattaci: siamo qui per aiutarti!

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