MUD e RENTRI non sono la stessa cosa

La gestione e la tracciabilità dei rifiuti in Italia stanno vivendo una fase di profonda trasformazione digitale. Accanto al consolidato MUD Telematico (Modello Unico di Dichiarazione Ambientale), si sta affermando il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale per la Tracciabilità dei Rifiuti). Comprendere le differenze, le sovrapposizioni e le future integrazioni tra questi due strumenti è cruciale per le aziende che vogliono garantire la piena conformità alla normativa ambientale.

Questo articolo chiarisce ruoli e caratteristiche di MUD e RENTRI, spiegando cosa cambia (e cosa non cambia, per ora) per i soggetti obbligati.

Che cos'è il MUD (Modello Unico Dichiarazione Ambientale)?

Come abbiamo approfondito nella nostra guida completa, il MUD è una dichiarazione ambientale annuale. I soggetti obbligati devono presentare ogni anno questo documento per comunicare un riepilogo dei dati relativi ai rifiuti prodotti e/o gestiti nell’anno solare precedente. Le informazioni chiave richieste includono:

  • Tipologia e quantità dei rifiuti (per codice CER).
  • Dati sui trasportatori utilizzati.
  • Dati sugli impianti di destinazione (recupero/smaltimento).

Il MUD, quindi, fornisce una “fotografia” annuale della gestione dei rifiuti, essenziale per statistiche e controlli ex-post. Compilare il MUD correttamente è fondamentale per evitare sanzioni.

Che cos'è il RENTRI (Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti)?

Il RENTRI è un sistema molto diverso. Introdotto da specifici decreti ambientali più recenti, è una piattaforma digitale gestita dal Ministero dell’Ambiente (MASE) che mira a:

  • Tracciare i rifiuti in tempo reale: Registra digitalmente ogni movimento di rifiuto (produzione, trasporto, ricezione) nel momento in cui avviene.
  • Sostituire i documenti cartacei: Progressivamente, sostituirà i Registri di Carico/Scarico e i Formulari di Identificazione del Rifiuto (FIR) cartacei con i loro equivalenti digitali.
  • Automatizzare i controlli: Permette verifiche di coerenza quasi istantanee lungo tutta la filiera.

L’iscrizione e l’operatività sul RENTRI sono obbligatorie secondo un calendario progressivo che, a partire dal 2025/2026, coinvolge diverse categorie di imprese ed enti in base alle loro dimensioni e alla tipologia di rifiuti gestiti (soprattutto rifiuti pericolosi inizialmente).

MUD vs RENTRI: le principali differenze

Caratteristica

MUD

RENTRI

Frequenza

Annuale (dichiarazione ex-post)

In tempo reale (registrazione movimenti)

Scopo Principale

Comunicazione aggregata annuale

Tracciabilità continua, sostituzione carta

Documenti Sostituiti

Nessuno (è una dichiarazione a sé)

Registri C/S, Formulari (progressivamente)

Operatività

Consolidata da anni

In fase di implementazione progressiva

Dettaglio Dati

Riepilogo annuale per CER, destino, ecc.

Dettaglio per singolo carico/scarico/trasporto

MUD e RENTRI coesistono? Lo stato attuale nel 2025

Questa è la domanda chiave per molte aziende. Attualmente (Aprile 2025), l’obbligo di presentazione del MUD rimane in vigore per tutti i soggetti tenuti, anche per quelli che iniziano a operare sul RENTRI.

I due sistemi, per ora, coesistono. Il RENTRI traccia i movimenti in tempo reale, mentre il MUD continua a fungere da dichiarazione riepilogativa annuale. La normativa prevede una futura interoperabilità e un possibile superamento del MUD per le informazioni già tracciate dal RENTRI, ma questo processo richiederà tempo e specifici decreti attuativi. Fino ad allora, chi è obbligato a entrambi deve adempiere a entrambi. Evitare errori comuni nel MUD resta quindi fondamentale.

Come prepararsi all'integrazione tra MUD e RENTRI

Le aziende lungimiranti possono prepararsi a questa evoluzione digitale:

  1. Digitalizzare la gestione rifiuti: abbandonare definitivamente registri cartacei e adottare sistemi informatici per la gestione dei dati ambientali.
  2. Scegliere software compatibili: optare per Software per la gestione del MUD che siano già predisposti o aggiornabili per dialogare con il sistema RENTRI.
  3. Formare il personale: aggiornare le competenze interne sulle nuove procedure digitali.
  4. Verificare dati anagrafici e autorizzazioni: assicurarsi della correttezza dei dati di trasportatori e impianti, fondamentale per entrambi i sistemi.
  5. Archiviazione digitale: organizzare un sistema di archiviazione elettronica sicuro per tutti i documenti ambientali (MUD, ricevute, futuri documenti RENTRI).

Affidarsi a una consulenza ambientale può facilitare questa transizione.

Vantaggi dell'integrazione futura tra MUD e RENTRI

Quando i due sistemi saranno pienamente integrati, i benefici attesi sono notevoli:

  • Tracciabilità completa: una visione continua e digitale del ciclo di vita dei rifiuti.
  • Semplificazione (a regime): riduzione della duplicazione di informazioni.
  • Maggiore efficienza nei controlli: verifiche più rapide ed efficaci da parte delle autorità.
  • Riduzione errori: diminuzione degli errori manuali di trascrizione e calcolo.
  • Allineamento standard europei: maggiore conformità alle direttive UE sulla tracciabilità.

 

MUD e RENTRI rappresentano due facce della stessa medaglia: la necessità di una tracciabilità dei rifiuti sempre più precisa e digitale. Attualmente (2025), convivono con obblighi distinti, ma il futuro è orientato verso la loro integrazione. Comprendere le differenze e prepararsi scegliendo strumenti adeguati, come software compatibile, e mantenendosi aggiornati sulla normativa è essenziale per le aziende che vogliono garantire la compliance, evitare sanzioni e cogliere i vantaggi di una gestione ambientale moderna ed efficiente. In questo percorso, il supporto di esperti può fare la differenza.

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